ll borgo di Civita, sul Pollino, compare tra I Borghi più Belli d’Italia ed è immerso in uno scenario paesaggistico di grande interesse per gli amanti della natura, la Riserva Naturale Gole del Raganello, nel Parco Nazionale del Pollino. Civita è anche una delle più antiche comunità arbëreshë (italoalbanesi) d’Italia, le cui tradizioni passano per la particolare forma del borgo, la lingua, il culto e il folkloristiche che è possibile apprezzare tutto l’anno.
Addentriamoci fra i vicoli per scoprire l’assetto di una tradizionale gjitonia arbëreshë, ovvero il tipico centro storico composto da case di piccole dimensioni disposte a semicerchio attorno a una “casa madre” e una piazzetta comune, che è il centro della vita di quartiere. Ti senti osservato? Ebbene, qui le case hanno gli occhi… ma anche un naso e una bocca. Si tratta delle cosiddette “Case Kodra” (o “case parlanti”), in onore all’artista albanese Ibrahim Kodra, abitazioni antropomorfe che richiamano lo stile della sua pittura. Che dire dei comignoli? Altro segno distintivo delle case di Civita, che nella loro forma allungata e di varia fattura (ogni famiglia ha il proprio comignolo distintivo) racchiudono una serie di superstizioni e leggende legate alla cacciata degli spiriti maligni, spesso identificati nel forte vento che spira per le vie di Civita sul Pollino.
Le suggestioni non finiscono qui! Cos’altro vedere nel borgo di Civita? Uno dei luoghi imperdibili è il famigerato Ponte del Diavolo, che attraversa le due sponde del torrente Raganello. Come tutti i “ponti del diavolo” in Italia, anche quello di Civita è legato a una storia inquietante, che ne attribuisce la costruzione direttamente al demonio in cambio dell’anima della prima persona che lo avrebbe attraversato. Peccato che ad attraversarlo fu una pecora e il diavolo, per la rabbia, precipitò giù nel torrente scomparendo in una grande nube di fumo grigio. Quel che è certo è che oggi il ponte rappresenta un imperdibile punto panoramico sull’intera vallata, da attraversare durante un trekking in natura.
Nel centro storico di Civita meritano una visita la Cappella di Sant’Antonio, quella cinquecentesca di Santa Maria della Consolazione e la Chiesa di Santa Maria Assunta, splendido esempio di Barocco con tipico impianto greco-orientale: rivolta a est e ricca di simboli che richiamano il tradizionale rito bizantino, come l’iconostasi (lo schermo che copre l’altare alla vista dei fedeli) e le icone del Cristo Pantocratore (onnipotente) e della Vergine Odigitria (colei che guida).
Da non perdere il Museo della Filanda, l’antico mulino azionato dal corso del Raganello, dove ancora si conservano una serie di macchinari di fabbricazione tedesca di fine Ottocento, e l’Ecomuseo del Paesaggio della Valle del Raganello, ospitato nell’antico Palazzo Castellano. Cosa fare a Civita sul Pollino? Se ami la natura sei nel posto giusto per visitare il Parco del Pollino , le Gole del Raganello, e inoltre ti trovi a pochi km dal mare.